NETCOMM
Dal Fascicolo sanitario elettronico al Digital Twin: il cittadino diventa protagonista della sanità digitale
Presentato a Netcomm Focus Digital Health&Pharma l’On-Life Health Manifesto 2020: il digitale come fattore abilitante per costruire una nuova medicina territoriale e ospedaliera, integrando dati e tecnologie, che mettano al centro del patient journey il cittadino.
Dal Fascicolo sanitario elettronico al Digital Twin: il cittadino diventa protagonista della sanità digitale
Secondo Netcomm, oltre 16 milioni di italiani hanno comprato online prodotti health & pharma negli ultimi 12 mesi. Cresce la domanda digitale per medicinali, visite specialistiche e app per la raccolta e l’integrazione dei dati.
Milano, 29 ottobre 2020 - Un Digital Twin, un “paziente digitale” che superi il Fascicolo sanitario elettronico, in grado di raccogliere e far dialogare tra loro tutti i dati del cittadino, permettendo allo stesso tempo di rafforzare e rilanciare i servizi della medicina territoriale di prossimità, integrandoli con i centri ospedalieri di eccellenza. Un modello che oltre a rispondere meglio a emergenze quali la pandemia di Covid-19 sia allo stesso tempo capace di essere più vicino al cittadino, collocandolo al centro del proprio percorso assistenziale.
È la filosofia che anima l’On-Life Health Manifesto 2020 promosso da Netcomm insieme a Istituto Clinico Humanitas, Medatronic Italia e MSD Italia, e presentato questa mattina in occasione dell’evento Netcomm Focus Digital Health&Pharma. Un modello che mira a trasformare l’intera filiera sanitaria, attraverso il digitale, valorizzandolo nei suoi molteplici aspetti: prestazioni di telemedicina e teleassistenza, integrazione e interoperatività di tutti i dati, le applicazioni e le tecnologie, così come di tutti i processi e luoghi di cura; adozione di soluzioni tecnologiche sempre più sofisticate, per esempio mediante il ricorso ad algoritmi di Intelligenza artificiale.
Il Manifesto si propone ancora di massimizzare l’accessibilità e l’utilizzo dei dati sanitari da parte dei professionisti del sistema sanitario nei vari livelli di cura, favorendo la massima dematerializzazione, remotizzazione e digitalizzazione dei servizi sanitari e della loro fruizione da parte dei cittadini.
“Il digitale - commenta Roberto Liscia Presidente di Netcomm - consente di remotizzare e decentrare parte dell’iter diagnostico e terapeutico, ma al tempo stesso di integrare ogni fase, luogo e dato. Il digitale consente di cambiare in modo radicale il Patient Journey, il rapporto con i luoghi delle cure e le loro funzioni, l’accesso ai servizi, alle competenze e alle cure, i modelli organizzativi e le strutture dei costi. I possibili benefici dalla digitalizzazione dell’health & pharma sono enormi sia per i singoli cittadini e pazienti, che per la collettività”.
Tema fondamentale è la centralità del cittadino e del paziente, in una visione integrata di ogni aspetto, canale e fase. “Il paziente - evidenzia Nicoletta Luppi, Senior Vice President e Managing Director di MSD Italia - può trarre i benefici più importanti dalla digital transformation: ha un ruolo sempre più attivo nella cura grazie alla maggiore disponibilità di informazioni sulla sua condizione ed è ‘empowered’ dalla tecnologia: dispone di nuove piattaforme, sensori, wearable e medical device per monitorare al meglio la propria patologia e avere un maggiore controllo della propria salute, migliorare l’aderenza alla terapia, agevolare le modalità di interazione e condivisione/scambio dei dati e referti clinici con il proprio medico. È insomma sempre più inserito in un percorso di salute multi-disciplinare, paziente centrico e data-driven che cambia totalmente il paradigma”.
Una tendenza confermata dai numeri: secondo i dati del Digital Health & Pharma Report 2020, curato da Netcomm, a settembre 2020 erano quasi 17 milioni gli italiani che avevano comprato online almeno un prodotto health & pharma negli ultimi dodici mesi. Di questi, 4,6 milioni hanno comprato prodotti almeno 4 volte nell’arco temporale di 12 mesi, usando quindi i canali digitali con una certa assiduità. Tra le tendenze più interessanti emerge come il 66% degli acquirenti online e il 45% di chi compra attraverso i canali fisici vorrebbe poter prenotare attraverso la Rete una visita specialistica a domicilio; è poi ritenuta molto interessante la possibilità di avere una chat di confronto con uno specialista. Inoltre, il 61,5% di chi già compra online (31,5% degli acquirenti offline) vorrebbe app dedicate allo stato di salute dove conservare dati, referti, prenotare visite ed effettuare video consulti.
“Da più ambiti - rileva Michele Perrino, Presidente e Amministratore delegato Medtronic Italia - è emersa in particolare con forza la necessità di utilizzare e valorizzare il digitale nelle sue varie forme: dalle prestazioni di telemedicina e teleassistenza, alla costruzione e integrazione delle piattaforme di raccolta, analisi e gestione dei dati, sia a livello di prevenzione che di territorio che ospedaliero. Risulta fondamentale infatti sfruttare o implementare soluzioni che permettano da una parte di garantire continuità assistenziale ai pazienti ma dall’altro di raccogliere dati per stratificare velocemente la popolazione in base, ad esempio, ad indici di rischio e così tutelare meglio i pazienti durante epidemie come quella in corso”.
Secondo Luciano Ravera, Amministratore delegato di Istituto Clinica Humanitas, “la sanità digitale in questa transizione verso una salute continua - rappresenta una enorme opportunità, perché il rapporto tra ospedale e territorio non può essere efficace se non esiste, ad esempio, una continuità reale e possibile tra chi conosce il paziente e chi lo prende in carico in una fase acuta della malattia. Occorre quindi convergere verso forme di raccolta dati uniformi a livello Paese, superando il fascicolo Sanitario Elettronico e convergendo verso il Digital Twin, la rappresentazione virtuale del cittadino con integrazione di tutti i suoi dati”.
Il Manifesto richiama inoltre la necessità di costruire un complesso di regole chiare per la condivisione dei dati tra tutti i soggetti della filiera, attraverso una progettualità multidisciplinare, che sappia ridisegnare il contesto normativo per favorire l’inserimento di nuove tecnologie quali per esempio Intelligenza Artificiale e i wearable devices. Innovazioni per le quali è opportuno essere pronti non solo a livello infrastrutturale ma formativo, preparando per tempo e garantendo tutti gli strumenti agli operatori del settore per affrontare sfide e cambiamenti.
In questo senso il Manifesto intende dialogare con i policy maker per stimolare l’adeguamento normativo e facilitare l’integrazione a livello europeo, aggregando tutte quelle organizzazioni, competenze e persone che condividono gli obiettivi, i principi e le attività del On-Life Heath Manifesto 2020.
Le organizzazioni promotrici del On-life Health Manifesto 2020
Netcomm. Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, è il punto di riferimento in materia di e-commerce e trasformazione digitale nel panorama nazionale e internazionale. Nato nel 2005, riunisce oltre 450 aziende composte da società internazionali e piccole-medie realtà di eccellenza. Netcomm promuove lo sviluppo del commercio elettronico e dell’evoluzione digitale delle imprese, generando valore per l’intero sistema economico italiano e per i consumatori. Netcomm è uno dei membri fondatori dell’Associazione Europea del Commercio Elettronico, Ecommerce Europe, nata con lo scopo di stimolare lo sviluppo del commercio elettronico a livello europeo.
IRCCS Istituto Clinico Humanitas.Humanitas è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. All’interno del policlinico, accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, si fondono centri specializzati per la cura dei tumori, delle malattie cardiovascolari, neurologiche ed ortopediche, oltre a un Centro Oculistico e a un Fertility Center. Humanitas è inoltre dotato di un Pronto Soccorso EAS ad elevata specializzazione. La Qualità della cura e dell’assistenza è il primo obiettivo di Humanitas, con l’intento di favorire un miglioramento continuo, a beneficio dei pazienti. Qualità significa anche capacità di analisi, per misurarsi e migliorare in modo trasparente e innovativo, equilibrando efficacia clinica, esperienza del paziente e sostenibilità.
Medtronic Italia. Medtronic è un’azienda leader nelle tecnologie mediche, nei servizi e nelle soluzioni che migliora la vita di due persone ogni secondo. Fondata a Minneapolis nel 1949, a oggi opera in 70 ambiti terapeutici e impiega oltre 90.000 dipendenti in più di 150 nazioni. In Italia è presente con 2.500 dipendenti in 8 sedi tra direzione, centri ricerca, siti di produzione e di logistica. Crediamo che la nostra profonda esperienza in ambito clinico, tecnologico, terapeutico ed economico possa aiutare ad affrontare le sfide più impegnative - quali l'aumento dei costi sanitari, l'invecchiamento della popolazione e il carico assistenziale delle malattie croniche - che oggi le famiglie e i sistemi sanitari affrontano. Ma non possiamo farlo da soli. Ecco perché siamo impegnati a collaborare in nuovi modi per sviluppare insieme soluzioni innovative in grado di fornire risultati migliori per i pazienti di tutto il mondo. Nel 1960, il nostro fondatore Earl Bakken scrisse la mission di Medtronic, rimasta intatta e che ci ispira ancora oggi: “Contribuire al benessere umano applicando l’ingegneria biomedica alla ricerca, alla progettazione, alla realizzazione e alla distribuzione di strumenti o dispositivi in grado di alleviare il dolore, ridare la salute e prolungare la vita.”
MSD Italia. MSD Italia è la consociata di Merck & Co., azienda farmaceutica multinazionale fondata 129 anni fa e leader mondiale nel settore della salute. Nel 2019, ha investito in R&S 10 miliardi di dollari (23% del fatturato). Grazie all’immunoncologia, ha trasformato i paradigmi di cura nella lotta ai tumori, da 100 anni scopre e sviluppa vaccini per proteggere bambini, adolescenti e adulti da gravi patologie e vanta una lunga storia di innovazione nella prevenzione/trattamento delle infezioni di origine batterica (AMR), virale (HIV, CMV) e fungina ed è una delle poche aziende che ancora investe nella R&S di nuovi antibiotici. MSD è orgogliosa del suo impegno nella CSR (Corporate Social Responsibility) per la quale eroga ogni anno quasi 3 miliardi di dollari per programmi di Partnership Pubblico- Privato come il “Mectizan Donation Programme”, “MSD for Mothers” o la distribuzione per uso compassionevole del vaccino per Ebola Zaire. In Italia, MSD è presente da oltre 60 anni, con circa 1.000 dipendenti e forti investimenti in Ricerca (oltre 50 milioni di Euro). MSD Italia è stata premiata (per 5 anni consecutivi), come Best Digital Healthcare Company, come Società Leader per la CSR ed è stata confermata nella lista delle migliori Aziende per le quali lavorare secondo la classifica stilata da Top Employer Institute e Great Place to Work. Nel 2015, 2017, 2018 e 2019, MSD Italia ha ricevuto il prestigioso Premio Galeno Italia - l’equivalente del Premio Nobel per il settore farmaceutico ed il più alto tributo alla ricerca e allo sviluppo in questo campo. Nella grave situazione di emergenza sanitaria, sociale ed economica determinata dalla pandemia, MSD Italia ha voluto dimostrare la sua vicinanza al sistema Paese attraverso una “maratona di solidarietà” che ha visto lo stanziamento di oltre 2 milioni di euro.
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Caricato il 29/10/2020
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